Il Giudizio di Persefone - Giulia Calligola
Trama
Nata negli anni '90, studentessa
universitaria, frequentatrice assidua di umani e più bassa di due metri e
quindici: Persefone ha davvero un pessimo curriculum divino. I mortali non la
venerano, gli Dei non la invitano ai loro eventi mondani, e a lei tutto sommato
andrebbe bene così. O almeno crede.
Tutto cambia quando a una conferenza incontra Ade, Dio dei morti e gentiluomo
d'altri tempi. Anche il suo è un bagaglio pesante: trecentomila anni in più
sull'età, cinquanta centimetri in più sulla statura, almeno venti titoli in più
sul nome. Ma è anche l'unico a capire la passione di Persefone per la
giurisprudenza, nonché l'unico che sembri a disagio in mezzo agli altri Divini
tanto quanto lei. Poteva forse non scattare la scintilla?
I due si ritrovano a intrecciare i loro destini e a lavorare insieme per
emettere una sentenza controversa, collaborando a un processo ultraterreno nel
tribunale degli Inferi. E così, a metà tra ironia e serietà, tra equità e
rigore, tra vita e morte, si srotola la rivisitazione (semi) moderna di un mito
che non ha mai smesso di venir raccontato.
Recensione
“Era stanco, sì. Era stanco di molte cose. Era stanco soprattutto di quella ricerca infinita di qualcuna che potesse capire. Che potesse sostenere tutto il terrore di Erebo senza tremare. Che potesse essere al suo fianco in quella solitudine infinita.”
Ade.
Il solo nome evoca una figura
oscura, il Dio degli Inferi, l’Inesorabile, che tutti temono, tutti fuggono.
D’altronde, come potrebbe essere simpatica la Morte? Ma nessuno si è mai
fermato a chiedersi chi sia veramente Ade, qual è la sua storia, il perché
appare così tanto impassibile, freddo e distaccato. L’unica ad avere il
coraggio di farlo è lei, Persefone. Dotata di una forte empatia, non può
ignorare ciò che sente nel cuore di Ade: solitudine, tristezza, paura. Non può
permettere che la sua solitudine lo logori, e perciò la sua mano scatta in alto
in quella conferenza, segnandone il destino per sempre.
Solo ventenne, la Primavera,
esuberante, caotica, lucente, si trova ad essere sempre più catturata e
affascinata dalla Morte, silenziosa, statica, buia. Ma si sa, gli opposti si
attraggono, e insieme non riescono a scappare dalla forte attrazione che
sentono l’uno per l’altra.
“Vedo te. Sei sempre nitida in mezzo a tanta confusione. Vedo un colore che non ho mai visto. Dal primo secondo in cui ho posato gli occhi su di te, ho saputo. E cerco di dirmi di non esagerare, perché so anche che è ancora troppo presto, so che tu non hai il dono della certezza e non avrai mai le stesse convinzioni che ho io. Ma…”
“Ma?”
Persefone trattenne il fiato, si avvicinò di più. I loro corpi si toccarono.
“Ma…” era riluttante a parlare, impaurito, “ma… so che ti attendo da millenni e so che sei la mia ultima possibilità: se non sarai tu, non sarà mai nessun’altra.”
La loro storia d’amore si snoda tra una Roma moderna degli anni duemila ed Erebo, il regno degli Inferi, per alcuni versi al passo con i tempi, ma dove l’origine antica del proprio re ancora è presente.
Così, “Il Giudizio di Persefone”
si presenta come un retelling moderno del mito, dove incontriamo una Persefone
giovane, studentessa di giurisprudenza, che tutto sembra tranne che una Dea.
Bassa di statura, “curvy”, frenetica e con troppi vizi da mortale, nessuno tra
gli Dei dei vari pantheon l’ha mai considerata. Ma a lei va bene così. Ama
stare tra gli umani, vestire come loro, mangiare e dormire, e coltivare il suo
piccolo potere in segreto, senza che nessuno si aspetti grande cose da lei.
Ade, invece, è in tutto e per tutto il suo opposto. Alto, muscoloso, “un uomo
all’antica”, gentiluomo, conosciuto e temuto dai mortali che ha sempre odiato.
Tutto di questi personaggi divini
mi ha affascinata. Ho apprezzato moltissimo il fatto che una dea come Persefone
sia stata presentata con i suoi “difetti”, se così possiamo chiamarli, che la
rendono così imperfetta agli occhi degli dei ma così umana, vera. Questo mi ha
permesso di sentirmi più vicina a lei, di provare quell’empatia di cui essa
stessa è dotata, di arrabbiarmi per le ingiustizie fatte e di essere
completamente attratta da Ade.
Ade mi è rimasto nel cuore. Per
le caratteristiche descritte sopra, per il suo essere rigido e per il
dimostrarsi invece una persona generosa, non ho potuto che fare un paragone con
il personaggio di Mr Darcy. Be’, io ho un debole per Mr Darcy, e perciò non ho
potuto che innamorarmi perdutamente anche di Ade.
Penso che la costruzione di
questi personaggi sia assolutamente riuscita, e abbia reso il mito molto più
reale, molto più vicino a noi “moderni”. Nella storia, poi, nulla è lasciato al
caso, e il rapporto tra Ade e Persefone dà al lettore molti spunti di
riflessione, innanzitutto sull’amore, non un sentimento banale ma un sentimento
profondo che gradualmente sboccia e diventa un fiore bellissimo.
Importantissimi sono anche i tanti dibattiti sulla religione e la giustizia che
i due tengono durante i giudizi alle anime defunte nel tribunale di Erebo.
A completare il quadro, tanti personaggi
secondari, Dei di altri miti e ad altri pantheon, e umani che sembrano
naturalmente accettare l’esistenza di entità superiori.
Un apprezzamento va infine allo stile della scrittrice, fluido e intrigante, ma anche semplice e diretto, che riesce a coinvolgere il lettore e a trasportarlo in questa bellissima storia. Ho letto alcune recensioni in cui si critica proprio lo stile diretto e il lessico “basso” rispetto a quello che richiede un mito, ma personalmente a me non ha dato fastidio, anzi mi è risultato anche gradevole perché, come detto prima, il mito così è più reale. D’altronde, si tratta di un retelling, e come lettrice sapevo già che andavo incontro ad una versione non del tutto leale del mito originale.
Detto questo, perciò, mi sento di considerare questo libro
come uno dei migliori retelling che abbia mai letto. Lo consiglio vivamente a
chi ama la mitologia!
Scheda
Titolo: Il Giudizio di Persefone
Autore: Giulia Calligola
Editore: Self
Pubblicazione: 30 luglio 2020
Genere: New Adult
Pagine: 557 pagine
Commenti
Posta un commento