L'Attraversaspecchi - Christelle Dabos
Scheda
Titolo: L’attraversaspecchi
Autore: Christelle Dabos
Editore: edizioni e/o
Pubblicazione: 2013-2019
Genere: Fantasy
Recensione
“Perché noi siamo attraversaspecchi”.
Fare un riassunto completo di tutto ciò che è questa saga
impiegherebbe diverse pagine. Perciò cercherò di dire l’essenziale, lasciandovi
le trame dettagliate di ogni singolo volume alla fine.
Ammetto di aver iniziato questa saga con qualche titubanza,
forse influenzata dalle recensioni contrastanti che ho letto sul web. Ora però,
a lettura conclusa, mi sento di dire che era da un sacco di tempo che non
leggevo una serie di questo calibro. E mi riferisco ai grandi best seller quali
Hunger Games, Divergent o Harry Potter. Ebbene, se vi piacciono questo genere
di libri, non potete perdervi l’Attraversaspecchi!
La storia si concentra sulla vita della protagonista,
Ofelia, una ragazza che rappresenta forse l’anti-eroina: è goffa, è bassina, le
cola sempre il naso e porta gli occhiali. Ma, a discapito di tutto ciò, ha un
carisma e una forza d’animo che le permetteranno di salvare il mondo dopo la
Lacerazione.
Tale mondo è composto da 21 arche, ognuna guidata da uno
spirito di famiglia e ognuna caratterizzata da un potere. Ofelia vive su Anima
e, come dice il nome, gli abitanti di Anima sono in grado di animare gli
oggetti, trasmettendo loro le proprie emozioni. Oltre a ciò, Ofelia è in grado
di leggere la storia degli oggetti, e
di attraversare gli specchi, caratteristica rara tra le arche. Proprio per il
suo potere di leggere, viene scelta
come moglie da Thorn, un uomo rude dalla memoria d’acciaio che viene dal Polo,
un luogo sprofondato in un eterno inverno dove Ofelia sarà costretta a
trasferirsi.
Iniziano così tutte le avventure della nostra protagonista,
che piano piano cercherà di conoscere il suo futuro marito, la sua nuova casa.
Se stessa. Si renderà conto di avere una seconda memoria, di avere un legame
profondo con colui (o colei) che ha causato la Lacerazione. Si scoprirà capace
di provare sentimenti intensi, di sentirsi al sicuro e accettata, e forte solo
se vicina a Thorn. E insieme cercheranno di proteggere il loro mondo.
I quattro volumi che compongono la saga ci offrono una trama
ricca di dettagli, che suscitano una crescente curiosità man mano che i pezzi
del puzzle vengono incastrati. Per tutto il tempo, ho avuto la sensazione di
vivere in un sogno, sospesa tra le nuvole delle parole, incantata dalla magia
dei libri. E poi, come succede sempre alla fine della lettura, sono ripiombata
di colpo nella realtà, invasa da un senso di vuoto che però mi ha permesso di
realizzare la bellezza di questo capolavoro. Insomma, ancora oggi mi viene da
dire “Vorrei averlo scritto io!”.
Sono moltissime le cose che ho apprezzato di questi bei
mattoncini, e tra queste, ovviamente, la coppia Ofelia-Thorn, che mi ha stupita
più di quanto avessi pensato, proprio perché “anticonvenzionali” (come essi
stessi si definiscono): non sono belli, hanno molti difetti, in molte cose sono
uno l’opposto dell’altra e in altre sono una la perfetta metà dell’altro. Insieme,
sono perfetti.
Perfetti anche i personaggi secondari che, dalle mille
sfaccettature, colorano e arricchiscono questo fantastico universo.
Inutile parlare del worldbuilding. L’architettura
dell’ambiente è eccellente, la ricchezza delle descrizioni, le più strane forme
degli oggetti, le più particolari assurdità dell’essere umano, si concentrano
tutte in questa serie, rendendo la storia al tempo stesso vera e intangibile.
Ogni cosa sembra trovarsi al posto esatto nel momento esatto. Ogni episodio
perfettamente intrecciato con il successivo, in un filo rosso che va a toccare
i più disparati temi: dalla solitudine, alla debolezza dell’essere,
all’omosessualità, alla forza delle donne.
La Dabos è riuscita a creare un mondo tutto nuovo, diverso,
scaturito da una fantasia straordinaria e una penna impeccabile.
Perciò, alla luce di tutto questo, vi consiglio caldamente
di leggere questa saga, di darle almeno una possibilità, se volete sognare ad
occhi aperti.
Trama
La giovane Ofelia è un'Attraversaspecchi, facoltà piuttosto rara
tra gli abitanti di Anima. Goffa, solitaria e schiva, è però
un'eccellente lettrice: le basta prendere un oggetto
per leggerne la storia e percepire la traccia di tutti quelli che
l'hanno toccato prima di lei.
Costretta a un matrimonio forzato, Ofelia lascia il suo
mondo e la sua famiglia per trasferirsi sulla lontana arca del Polo, e la sua
vita va in frantumi. Thorn, il fidanzato, è un uomo rude ed enigmatico. Al suo
fianco Ofelia scopre la città galleggiante chiamata Città-cielo, fatta di
distorsioni spaziali e illusioni ottiche, dove una corte composta da clan
rivali gravita intorno al comune antenato Faruk, l'immortale spirito di
famiglia, affrontandosi con un triste miscuglio di astuzie, manipolazioni,
artifici e tradimenti. A complicare le cose c'è il fatto che Thorn è
l'intendente del Polo, ruolo che attira verso di lui l’odio di tutti.
Proiettata in quell'ambiente spietato Ofelia esplora il
dietro le quinte di un mondo in cui non può fidarsi di nessuno. In attesa delle
nozze è costretta a nascondere la propria identità e, travestita da domestico,
intravede il vero volto della città e dei suoi abitanti. Viene così a sapere
dell'esistenza del Libro di Faruk, un documento molto antico e molto enigmatico
per il quale lo spirito di famiglia ha una vera e propria ossessione. La
terribile verità le balza agli occhi: Thorn vuole sposarla per ereditare il suo
potere di lettrice, cosa che gli permetterà di decifrare il Libro.
Mentre Ofelia riceve un telegramma che le annuncia
l'imminente arrivo della sua famiglia, un tragico evento colpisce Thorn e sua
zia Berenilde che, ultimi superstiti del clan dei Draghi, devono chiedere la
protezione di Faruk. Ofelia si accinge a essere ufficialmente presentata a
corte. Armata di una determinazione nuova, è ben decisa a trovare la propria
strada in quel labirinto di illusioni.
Ofelia scoprirà va molto oltre ciò che aveva immaginato. Dio
esiste effettivamente, è il creatore degli spiriti di famiglia, il progenitore
delle loro discendenze, il padrone dei destini familiari, il censore delle
memorie collettive. E soprattutto può assumere l'aspetto e il potere di tutti
quelli che incontra, cosa che Ofelia e Thorn impareranno a proprie spese quando
Dio andrà a trovarli in prigione. In quell'occasione predice loro che il peggio
deve ancora venire: l'Altro è molto più temibile di lui. Ed è stata Ofelia, la
prima volta che ha tentato di attraversare uno specchio, a liberarlo
inconsapevolmente.
Thorn, che grazie al matrimonio con Ofelia è diventato lui
stesso un Attraversaspecchi, si serve del suo nuovo potere per far perdere le
sue tracce.
Costretta a lasciare il Polo e tornare su Anima, Ofelia
rimane sola con le sue domande.
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