The Invisible Eye - Omar Costenaro
Scheda
Trama
I gemelli hanno lasciato in eredità un nuovo mondo, la fine
della grande guerra ha dato il via alla Quarta Dinastia, una nuova epoca dove i
maghi sono ormai estinti, braccati e tartassati da una società che non accetta
di convivere con un potere così grande.
Recensione
Un nuovo libro si è concluso, e un nuovo sogno si è aperto
davanti ai miei occhi. Perché, come solo ogni buon libro sa fare, questa storia
mi ha portata lontana dalla realtà, è stata il rifugio perfetto dalle giornate
grigie.
Secondo romanzo della saga di “Gemini”, "The Invisible
Eye" conferma tutto ciò che mi aveva stupito del primo libro, la storia, l’ambientazione,
i personaggi, e quella sensazione di essere dentro un film, di vivere in prima
persona i fatti e di seguire gli avvenimenti insieme ai protagonisti. Tutto ciò
è possibile grazie allo stile dell'autore, che con la sua penna leggera e
semplice fa sì che il lettore venga completamente rapito dalle pagine.
Ciò che ho notato sin da subito, è che rispetto al primo
libro, “Gemini”, c’è molta meno descrizione dei luoghi e dei personaggi, che
vengono dipinti con rapide pennellate essenziali a cogliere i tratti più
salienti. Un’altra caratteristica che rende il tutto molto più scorrevole.
Ma devo dire che la causa del mio divorare questo libro è
stato piuttosto un pensiero che mi ha praticamente perseguitata sin dalle prime
pagine, ovvero “sto tifando per il cattivo?”. Perché Max, Iviv e Lara sembrano
essere gli scagnozzi di una losca figura che si tiene sempre nell'ombra. D’altronde,
devono rapire la principessa Alysia, no? Ma forse proprio questo dettaglio ha
stuzzicato la mia curiosità. E nel susseguirsi di pagine e colpi di scena, di
verità e misteri ancora da scoprire, mi sono affezionata sempre di più ai
quattro protagonisti, li ho accompagnati con stupore nella loro avventura, ho
gioito con loro, sofferto con loro, e sognato con loro. Ho sognato un mondo in
cui non ci sia più dolore, in cui regni la pace e in cui i diritti di ognuno
vengano rispettati.
Chissà, magari con la loro magia i nostri quattro eroi
riusciranno a creare un futuro migliore. Ma per fare ciò, devono affrontare
dure prove, rivivere le paure e gli errori del loro passato, fidarsi l’uno dell’altro
e saper distinguere chi, tra coloro che intralciano la loro strada, è il
cattivo.
“[…] forse in questo modo potrò esaudire la nostra antica promessa”.
Con questo romanzo, per la prima volta credo di aver
analizzato a fondo un libro. In vari passaggi, ho avuto come dei flashback, che
hanno richiamato alla mente tanti altri romanzi, classici e non, che ho letto.
Questo particolare ha fatto sì che la lettura diventasse anche una specie di
gioco, alla ricerca di altri possibili collegamenti. È chiaro che l'autore
abbia subito l'influenza di questi romanzi, che si sono riversati nel suo
lavoro in una rivisitazione davvero affascinante.
“The Invisible Eye” risulta essere un libro perfetto per gli
amanti dei fantasy di ogni età che amano lasciarsi trasportare dagli eventi, in
un continuo palpitare del cuore per superare tutti gli ostacoli e raggiungere
quella agognata pace.
O forse no.
Perché la storia dei tre mercenari e della principessa non
finisce qui.
“La vera missione di Max e la sua banda vi aspetta nel terzo capitolo. Syter sta per tornare..”
Questa la frase posta all’ultima pagina del libro, che
insieme alle rivelazioni finali del romanzo e al riferimento ad uno dei
personaggi del primo capitolo della saga, fa venire l’acquolina in bocca.
Pronti per un nuovo viaggio?
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